(foto da web)
“Quando si cessa d’essere
quell’essere che noi crediamo assoluto
allora si diventa
l’essenza dell’assolutezza.”
Rosa Rossa
Rosso fiore
stretto da mani
fragili di dolore,
forti d’emozioni.
Petali vellutati
di vermiglio
accarezzano
dolcemente l’anima.
Aguzze spine
piantate in palmi grondanti
di spasmo scarlatto
che indugiano la presa.
Esangue il viso
in una smorfia d’amore
abbandona le palpebre,
l’iride si nasconde,
resta una rosa
grondante di poesia.
Gaetano Gulisano.
“Quando si cessa d’essere
RispondiEliminaquell’essere che noi crediamo assoluto
allora si diventa
l’essenza dell’assolutezza.”
Sono particolarmente colpita da questi versi...versi che danno una dimensione...altra, e
trovo molto bella la metafora della rosa che carezza ed allo stesso tempo infligge ferite...ho pensato che è come la vita...
grazie Gaetano
frantzisca
@ Frantzisca: grazie della gradita visita e dell'intenso commento.
RispondiElimina:-)
Un caro saluto.
è vero, Gaetano, spesso crediamo la nostra vita finitezza... mentre basterebbe guardare il cielo per accorgerci dell'infinito...
RispondiEliminao anche una rosa
rossa.
La vita, come una rosa bellissima ma piena di spine.... Bella poesia, Gaetano, che fa riflettere. E corredata da una splendida immagine.
RispondiElimina@ Cristina: grazie della gradita visita e del bel commento.
RispondiElimina:-)
Un caro saluto.
@ Annarita: grazie della visita, del commento e dell'assiduità delle tue "incursioni" sempre gradite.
RispondiEliminaForse, sono proprio le spine a rendere la vita quella cosa meravigliosa che è.
Proprio quando la morte ci passa accanto o ci colpisce attraverso i nostri affetti che ci fa pensare a quanto nulla sia assoluto.
:-)
Un caro saluto
Ciao Gaetano, come sempre resto incantata... la rosa tanto bella quando pungente...Un caro saluto e buon fine settimana!Emy
RispondiElimina@ Emy: grazie della visita e del commento.
RispondiEliminaSempre gentile.
:-)
Un caro saluto e un buon fine settimana