giovedì 8 gennaio 2009

Viva lo Sballo

(Foto da web)
Pubblico questo mio racconto, postato qualche tempo fa sul blog di: Barbara Garlaschelli , sulla scia di una poesia di: Fabio Cogolato "No Droga" .
Voglio scusarmi: innanzitutto per il turpiloquio presente in alcune fasi del racconto (che non è mio solito adoperare), ma credo, che la situazione del racconto lo richieda.
I personaggi del racconto, sono pura opera della fantasia dell'autore ed ogni riferimento a persone, luoghi o fatti realmente accaduti è da ritenersi puramente casuale.




VIVA LO SBALLO



-Gloria, hai trovato le pasticche?- dice Marco. E’ a bordo della sua BMW in compagnia di due suoi amici.
-Cosa cazzo ci servono le pasticche?- replica la ragazza, ferma sul marciapiede.
-Ma sei proprio fusa… Mi vuoi far credere che vuoi entrare in discoteca senza impasticcarti? Ah, capisco, hai tirato prima di uscire di casa. Eppure, non si direbbe dagli occhi.
-Marco, guarda che non ho toccato né coca né pasticche e non ho intenzione di farlo.
-Seee, seeee… Dai, monta in macchina- dice Marco guardandola con sospetto.
-Ma non possiamo fare a meno di quella merda?
-Sentite questa stronza: la chiama merda. Ma chi cazzo ti ha messo queste stronzate nella testa?- Dicono i tre ragazzi, quasi in coro.
-Ieri, mi sono sentita male e non ho intenzione di prendere più quella merda. Anzi, me ne torno a casa e fatti fottere tu e tuoi amici.
Gloria si allontana senza salutare.
I due amici, seduti nei sedili posteriori, scendono dalla macchina, sbattendo violentemente le portiere.
-Lasciala perdere quella stronza, che vada a fare in culo.
-Avete ragione. – Si sporge dal finestrino e le urla:- VAFFANCULO!
Gloria, già lontana, non risponde.
- Andate da Mustafà che ha la roba buona, che stasera ci sconvolgiamo alla grande. Chi ci ammazza a noi? – dice Marco.
-Si, hai ragione Chi ci ammazza?- E ridendo, i due ragazzi si allontanarono a piedi.

Erano le cinque del mattino e Gloria non riusciva a prendere sonno. Accese la TV. Al telegiornale locale stavano dando una notizia: una BMV con a bordo tre ragazzi e una ragazza, era uscita fuori strada al rientro dalla discoteca. La giornalista continuò dicendo che i ragazzi, al momento dell’incidente, erano sotto l’effetto di alcol e droghe. Subito dopo, passarono le loro foto.
Gloria urlò:-Cosa cazzo dice quella stronza! Io, sono rimasta a casa, non sono andata in discoteca con quei tre sfigati.- E mentre pronunciava quelle parole, la sua le cominciò a diventare estranea. Non riconosceva più i mobili, le pareti rosse e gialle, il poster degli U2. Tutto era di un bianco accecante. La TV, era diventata un monitor su cui c’era l’animazione irregolare di un elettrocardiogramma. Gloria aveva gli occhi chiusi.
Dopo qualche istante, i suoni si stabilizzarono in un unico fischio continuo, interrotto solo dal trambusto di medici e infermieri e dal pianto di sua madre.

Gaetano GULISANO
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