(Una mia scultura in creta)
Scultura
Dal nulla m’appari
plasmata da un dolce pensiero
un colpo, poi un altro e un altro ancora,
adesso prendi forma per mutarla ancora.
Ma non eri nulla, eri essenza senz’anima
un colpo, poi un altro e un altro ancora,
mi inquieto nel mio delirio
non sei ciò che io volevo tu fossi.
I colpi si fanno più frenetici
per placarsi nell’estasi che precede la calma.
Riprendo con un colpo, poi un altro e un altro ancora,
adesso ti palesi la mia anima è la tua.
un colpo, poi un altro e un altro ancora
adesso mi appartieni.
Gaetano Gulisano
7 commenti:
Sono ammiratrice delle tue arti e sono contenta di poter vederti di nuovo! Un caro saluto
Ciao cara Caterina, grazie mille per la tua presenza e per i tuoi commenti sempre gentili. Mi dispiace solo non poter essere più presente.
Un caro saluto Gaetano.
Ci hai offerto in poesia la descrizione dei momenti frenetici della creazione artistica e poi...c'è nel mondo qualcosa (piccola o grande che sia) che non c'era mai stata... e il primo a stupirsi è l'artista. Sono i momenti in cui l'uomo si sente grande e misterioso, pur nella sua piccolezza reale; momenti impagabili.
ciao
franca
@ Franca: grazie mille della visita e del commento. E' verissimo, sono momenti impagabili dal primo all’ultimo colpo di scalpello, di sgorbia, di pennello o di penna. Un caro saluto Gaetano.
Bellissima poesia che riflette il momento creativo, l'input che fa scattare la passione di riversare in arte la febbre che spesso afferra l'artista, sei molto bravo Gaetano e bentornato.
frantzisca
@ Frantzisca: grazie per la gradita visita e per il commento.
Sempre gentile.
Un caro saluto Gaetano.
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