

“IL TRENO”
Giorni trascorrono frettolosi
mentre io fermo,
in questo mio stato di
inconsapevole torpore,
li scruto, come la corsa
folle di un treno.
Giorni di immane ansia,
giorni di trepida attesa,
giorni di inquieta speranza.
Speranza sempre più flebile
speranza sempre più fioca,
speranza sempre più sommessa,
di riuscire a fermare
e prendere quel folle treno.
Giorni in cui le passate gioie,
le trascorse ilarità,
le vissute spensieratezze,
nella mia mente si annebbiano.
Come un lontano sogno mai sognato,
come un passato mai passato,
come una vita mai vissuta.
Ma poi, con il mio bagaglio di ricordi,
di speranza e di fede,
mi ridesto da quel folle torpore.
Mi ritrovo passeggero
senza biglietto su quel folle treno,
allora, ringraziando quell’arcano
controllore, pago in silenzio
la mia ammenda.
Gaetano GULISANO
Giorni trascorrono frettolosi
mentre io fermo,
in questo mio stato di
inconsapevole torpore,
li scruto, come la corsa
folle di un treno.
Giorni di immane ansia,
giorni di trepida attesa,
giorni di inquieta speranza.
Speranza sempre più flebile
speranza sempre più fioca,
speranza sempre più sommessa,
di riuscire a fermare
e prendere quel folle treno.
Giorni in cui le passate gioie,
le trascorse ilarità,
le vissute spensieratezze,
nella mia mente si annebbiano.
Come un lontano sogno mai sognato,
come un passato mai passato,
come una vita mai vissuta.
Ma poi, con il mio bagaglio di ricordi,
di speranza e di fede,
mi ridesto da quel folle torpore.
Mi ritrovo passeggero
senza biglietto su quel folle treno,
allora, ringraziando quell’arcano
controllore, pago in silenzio
la mia ammenda.
Gaetano GULISANO