lunedì 24 novembre 2008

Inno per la Pace


Ho avuto molti tentennamenti prima di pubblicare questo post con delle mie riflessioni, ricordando frasi celebri di altrettanti celebri e meno celebri personaggi del pacifismo. Ma infine, ho deciso di pubblicarlo, perché credo che la pace non possa fare distinzioni di correnti di pensiero diversi o su religioni diverse. Perché chi non vuole la pace, non vuole che altri possano pensare e, religioni che perseguono la violenza, non sono tali. Come può essere coniata una frase che recita:"Guerra Santa" La guerra, non può mai essere santa, ma è solo e sempre blasfema. Come si può dirsi pacifisti ed augurasi che altre dieci, cento, mille persone, vengano uccise.(comunque la si pensi e a qual si voglia categoria appartengano questi dieci cento mille persone).


Inno per la pace

Ricordo che un uomo molti anni fa aveva detto:
Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere*” ma i suoi simili oggi come ieri riescono a trovare solo i motivi per uccidere, morendo e facendo morire altri uomini uccidendo le speranze di pace.

Ricordo che un uomo molti anni fa aveva detto:
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.**” ma ancora oggi come ieri in tutto il mondo dittatori negano la facoltà di parola, di pensiero, negando e negandosi la vita.
Come può vivere chi nega agli uomini d’essere uomini?
Come si può essere uomini senza pensare d’essere liberi, come si può essere uomini senza esprimere il proprio pensiero?

Ricordo che una donna dopo che gli avevano ucciso il marito a Nassyria, con le lacrime agli occhi e con il vangelo nel cuore aveva detto:
Se amate quelli che vi amano che merito avete? Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori***
ma ancora oggi, sotto una bandiera della pace, giovani urlano: “dieci cento mille Nassyria”, con la speranza che ci siano altri dieci cento mille stragi.

Ricordo che un uomo molti anni fa aveva detto:
Quando tornate a casa fate una carezza ai vostri bambini e dite loro: che questa è la carezza del Papa****
ma ancora oggi più di ieri nel mondo i bambini non ricevono nessuna carezza, ma selvagge percosse da chi dovrebbe dargli carezze, vili violenze da chi dovrebbe accudirli e, come “giocattolo” un freddo fucile, uccidendogli l’anima, strappandogli il sorriso accecandoli con la violenza, per uccidere altri bambini uccidendosi.

Io ricordo queste parole e allo stesso modo ricordo come queste oggi più di ieri siano eluse.
Ricordo, ma soprattutto voglio ricordarlo a chi come me, a chi come voi non le ha dimenticate, e mai le dimenticherà.
Voglio ricordarle per insegnarle a chi non le ha mai sentite solo perché non le ha mai ascoltate.
Fratellanza, amore, libertà, gioia vita, in una sola parola vi voglio ricordare e mi voglio ricordare la Pace.

Gaetano Gulisano.


*Mahatma Gandhi
** Voltaire
***Margherita Coletta
****Papa giovanni XXIII.
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