martedì 16 dicembre 2008

Inverno



Inverno

Alberi carichi di candida coltre
piegano i rami al loro destino,
cullati dall’insinuante nenia
del gelido vento, stanchi riposano
nella loro immobile inquietudine.

Come un anziano sovrano appesantito
dagli affanni del tempo, il canuto signore
con lento passo avanza:
dispensando sentenze,
infliggendo condanne, propinando assoluzioni.

Temuto dalla vita che si rifugia
nei caldi giacigli dei ricordi,
nascondendosi all’essenza dell’esistere
ignara di nascere a nuove esistenze.

Solitario si lecca le proprie ferite,
provocate dall’orda delle fameliche belve
serve di Kronos che a nugoli, impietose
lo azzannano, nascosto nella fitta boscaglia
dell’età, braccato dallo spietato ed inevitabile
cacciatore dell’incalzante fiorente stagione.


Gaetano GULISANO

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