Mani aperte
Palmi aperti ondeggiano
in un mare d’incertezza,
squassato da false verità.
Il nocchiero ride e saluta.
Pugni chiusi resistono all’onda
di acque in tempesta.
Divelte le dita,
mani in cerca d’appigli
scogli aguzzi li feriscono
stille di vermiglio, urla.
No, non è un passato
dimenticato
No, non è un presente
cieco di memoria,
ma un futuro
che non vorrà ricordi.
Gaetano Gulisano
10 commenti:
Belle parole, caro Gaetano, in cui leggo un forte disagio per una vita che non risparmia delusioni e sofferenze. Molto intensa la chiusa. Un caro saluto e grazie!
@ Annarita: grazie della gradita visita e del commento.
:-)
Un caro saluto.
Il disagio di navigar in simili acque è tanto, da arrivare al desiderio di non serbarne memoria...
ci si ritrova un po' tutti in questo pensiero...
ciao
@ Francesca: grazie della visita e del commento.
:-)
Un caro saluto Gaetano
Si leggono molte cose, all'interno dei tuoi versi, caro amico. Cose lontane, simboliche e non, cose che ci appartengono ed altre che appartengono a mondi lontani dal nostro, altre culture, altre sofferenze. Mi piace questa valenza multipla delle parole.
@ Riyueren: grazie della gradita visita e del nutrito commento.
:-)
Un caro saluto Gaetano.
Un comune sentire mi lega a questa tua...grazie ..ti abbraccio!
Beatrice
@ Bea: grazie della visita e del commento.
:-)
Un caro saluto.
Ci sento l'attesa di giorni con meno sofferenza. Quello che è passato non si può cambiare, ma il futuro è aperto, come quelle mani con cui vuoi cogliere tanta serenità.
Una poesia dolce, bella
Ciao
@ Paola: grazie della gradita visita e del commento.
:-)
Un caro saluto e una buona domenica
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