martedì 20 maggio 2008

Venditori di Morte





Avrei voluto usare immagini più forti, più crude; e vi assicuro che ci sarebbe stata solo l'imbarazzo della scelta.
Da, persone ridotte a larve di se stesse, con le due foto di raffronto, con il classico prima e dopo, a tutte le siringhe usate che infestano i parchi del mondo, a quei poveri ragazzi vittime e schiavi di una mente che non lo è più, per volere di atroci schiavisti e "venditori di morte", intenti a darsi quell'atroce e lenta morte, agli slogan dei vari schieramenti politici o tutte le battute di cattivo gusto a danno di questi schiavi.
Ma non lo farò, perché non voglio urtare la sensibilità di nessuno con immagini tropo crude.
Ma lasciatemi passare queste poche immagini e i miei versi per denunciare questi orrendi schiavisti, questi atroci venditori di morte spesso in giacca e cravatta o ben vestiti, persone insospettabili che dicono di volere il bene comune, non meno colpevoli degli spacciatori veri è propri.
LO SBALLO NON E' BELLO!!!

“VENDITORI DI MORTE”

Lungo le strade
venditori di morte
decidono della
umana sorte,
alienando sogni
di chiara polvere
dicendo che questa
poi faccia risorgere.

Nelle discoteche
persone bieche
inondan le menti
delle giovani genti,
spacciando l’oblio
per divertimento
infondendogli un immane
e perpetuo tormento.

Dentro a lussuosi
palazzi dorati
venditori di morte
sempre ben vestiti,
con venti spinelli
ed alcuni grammi
si lavan le mani
di immensi drammi,
decidendo quanto
di quella morte
a quei ragazzi
posa bastare
per poter vivere
oppure morire.


Destati ora
dolce speranza,
fa che il senno
in questi s’avanza,
che mai più siano
dei compratori
e scaccino quei
lividi venditori,
perché tramutino
lo sballo in bello,
e torni alla vita
il dolce ballo.


Gaetano GULISANO

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