venerdì 12 dicembre 2008

L'agonia di Gea

























L’agonia di Gea

Rantolanti giganti,
candidi signori dell’eterno freddo,
stretti in un soffocante abbraccio
per un fugace tepore di liquida agonia,
fuso tormento per l’umana stoltezza.

Aria cupa, appestata dal fittizio progresso,
dal convulso esistere della non esistenza,
dalla terribile smania di distruzione.

Acque ammorbate dall’immane dolore,
dove imputridisce ogni aspettativa di vita,
dove si decompongono i sogni, perdendosi
in evanescenti miraggi d’esistenza.

Deserti si estendono sin dentro l’anima,
minuscoli granelli di sabbia rovente opprimono
l’affannoso respiro, la canicola snervante toglie ogni lume di ragione.

Uomini stolti,
indifferenti ascoltano i rantoli di chi li nutre, respirano il morbo della loro stessa stoltezza,
si dissetano della loro stessa peste,
ignari vivono della loro stesa fine.


Gaetano GULISANO
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