giovedì 26 febbraio 2009

Amarti

(foto da web)
Amarti

Amarti:
mentre il sole
con il suo caldo abbraccio
cinge il cielo in un
vermiglio manto,
colorando di nuovo il mondo,
togliendomi il respiro,
respirandomi di te
intanto che lento
mi abbandono al suo volere.

Amarti:
quando “Febo” ormai lontano
si inabissa con i suoi destrieri
nella purpurea calma del
cocente mare,
finché lasciato il posto
alla sua pallida sorella “Selene”,
ti rischiara in una scura notte
illuminando la tua essenza
dove dolcemente mi perdo.

Amarti:
dove la notte finisce
finendomi nei tuoi fluidi sguardi,
conducendoti all’oblio
per non obliarti con oboli d’amore,
dove il soave abbraccio dell’aurora
ci troverà abbracciati
ad aspettare,
il fragoroso scalpitare
dei nervosi destrieri
del divino “Febo”.

Gaetano GULISANO

(A mia moglie Annabella)

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