giovedì 19 marzo 2009

Ai miei papà

















Ai miei papà

Quanta sicurezza mi davano
le tue forti braccia,
quanta fiducia mi davano
i tuoi calmi discorsi,
quanta gioia mi davano
i tuoi favolosi racconti.

Quanti inutili regali ogni
19 marzo:
dopobarba
che non avresti mai usato,
sigarette
che non avresti mai fumato.

Quanta rabbia ho provavo
quando mi hai lasciato
per quel mondo ultraterreno
che ti avrebbe reso la pace,
ti avrebbe tolto gli affanni
di quel terribile morbo
che oltraggiava il tuo
essere uomo.

Quanta gioia ho provato
nel ritrovarti nel mio amato
suocero,
quanto rimpianto ancora provo
per non averlo mai chiamato
papà.

Simile a te per l’ingegno,
per l’arte,
per l’inventiva
e per il suo amore.

Quanto dolore ho provato
quando anche questi
mi ha lasciato,
per cessare gli affanni
di altro atroce morbo.

Quale triste gioia
nel sapervi entrambi
a dibattere dei vostri ingegni.
in gioiosi ed arcani mondi.

Papà Francesco
e papà Paolo
buon 19 marzo.

Gaetano GULISANO

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