domenica 18 maggio 2008

Tramonto


“TRAMONTO”

Mentre il sole lento
nel mare s’immerge,
come se dolcemente
v’affondasse,
l’aspra brezza salmastra
mi inonda il palato,
mi pettina i capelli,
mi punge le nari.

Fintanto che il mare è
reso purpureo
da quel vermiglio sole,
la mente mi s’inebria
in un cocente abbraccio.

Il cielo ancora ramato
dal ricordo di quella
calda sfera,
come un attento ospite
accoglie l’infreddolita luna,
alleviando per pochi
interminabili istanti
il suo candido pallore.

Io felice
per esser parte
di questo sommo incanto,
paziente guardo
la lucente e pallida
Artemide.

Consapevole
che il fiero Apollo,
domani imbriglierà
i suoi destrieri,
prenderà in mano le
lunghe redini,
soggiogandoli ancora
al suo volere.

Al pari
di quell’infuocata sfera,
anch’io domani risorgerò
a levante.



Gaetano GULISANO


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