domenica 14 giugno 2009

Giovane stelo




Giovane stelo

Ho strappato la gramigna
che ti cresceva attorno
ancora giovane stelo,
avvolgendoti con le mie mani
madide di vesciche.

Ho innaffiato la tua terra
con acqua di fonte
nata nei pascoli alpestri.

Ho vegliato insonne perché
i corvi non pungessero i tuoi frutti
lasciando che beccassero
i miei occhi.

Ora giovane quercia
il vento del nord
non può più smuovere le tue radici,
la pioggia del sud
non può offendere le tue foglie,
i corvi rispettano i tuoi rami
e non pungono i tuoi frutti.

Gaetano Gulisano

4 commenti:

cristina bove ha detto...

molto bella, gae, hai dato proprio l'idea di quello stelo che si fortifica con la cura e l'amore.

gaetano ha detto...

@ Cristina: grazie della gradita visita e del commento.
:-)
Un caro saluto.

francescafutura ha detto...

Ciao Gaetano, la cura che si ha per un germoglio, io l'avverto come l'amore di un padre per il figlio, bella la metafora degli occhi...

gaetano ha detto...

@ Francesca: grazie della visita e del commento. Sempre attenta nelle tue chiavi di lettura.
:-)
Un caro saluto.

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